Quali tipi di legno vengono utilizzati per i bancali?

I bancali sono stati una grande rivoluzione per il trasporto delle merci in tutto il mondo perché hanno permesso ai carichi di viaggiare per migliaia di chilometri senza inconvenienti, grazie a una scelta di legni sempre più adatti a ogni necessità.

Tipologie di legno per i pallet: caratteristiche e varietà più comuni

Un bancale in legno di qualità non deve solo essere riutilizzabile, ma anche resistere ai vari trattamenti previsti per circolare in tutto il mondo. Tra i legni più impiegati c’è sicuramente quello di abete, una conifera che ha il pregio di crescere rapidamente e che, di conseguenza, non compromette l’equilibrio dei boschi al momento del suo abbattimento.

Le assi che se ne ricavano sono al tempo stesso leggere e resistenti e, se sottoposte al giusto trattamento, mantengono la propria flessibilità senza imbarcarsi, consentendo di utilizzarle per la produzione di pallet destinati anche ai carichi più voluminosi e pesanti. Inoltre, il legno di abete è poco sensibile agli sbalzi di temperatura, quindi rappresenta un buon isolante nel caso di carichi stoccati in magazzino per lunghi periodi di tempo.

Simile dal punto di vista delle caratteristiche meccaniche è il legno di altre due conifere resinose dalla durezza modesta: pino e larice, da sottoporre a opportuni trattamenti quando i bancali sono destinati a rimanere a lungo all’aperto.

I pallet, però, possono essere realizzati anche a partire dai cosiddetti legni duri, tipici delle piante che perdono le proprie foglie durante il periodo più freddo dell’anno. Tra le caratteristiche principali ci sono sicuramente la consistenza più compatta, ma anche la grande robustezza, dovuta al fatto che, rispetto alle conifere, questi alberi hanno una crescita più lenta, che permette la formazione di una struttura cellulare complessa.

Sebbene vengano utilizzati con minor frequenza per la produzione di pallet è possibile trovare comunque bancali in legno di pioppo, faggio o quercia come i Düsseldorf, dotati di piedini in metallo per una maggiore stabilità.

Quale legno scegliere?

Il fattore che dovrebbe influenzare la scelta di un bancale non è solo la tipologia di legno, ma soprattutto l’esperienza di costruzione, che evita brutte sorprese durante lo stoccaggio delle merci anche grazie alla certezza di contare su materie prime di qualità.

Altrettanto importanti sono i trattamenti ai quali i bancali devono essere sottoposti e che comprendono, ad esempio, quello fitosanitario ad alte temperature (HT), che rende i pallet conformi allo standard ISPM 15 FAO attraverso il riscaldamento della polpa interna del legno per eliminare uova, larve e organismi tossici che potrebbero propagarsi nelle zone di transito o di arrivo dei bancali, danneggiando – se non addirittura distruggendo – interi ecosistemi naturali.

Altro trattamento molto importante è l’essiccazione dei pallet, che serve a evitare la formazione e la proliferazione di muffe e funghi sulla superficie del legno, rendendo al tempo stesso il materiale più resistente e longevo. L’essiccazione avviene per mezzo di aria calda che va ad “asciugare” il legname (di qualunque tipologia), portando la sua umidità naturale sotto la soglia del 20%. In questo modo il bancale può affrontare anche le spedizioni più impegnative, a condizione di rispettare alcune buone pratiche per quanto riguarda la cura del legno (stoccaggio all’asciutto, buona ventilazione, luminosità, etc.).

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