Nel nostro blog abbiamo esplorato il tema dei pallet HT, essenziali per contare su soluzioni per il trasporto più sicure per l’ambiente e gli ecosistemi locali. Il legno, infatti, è un materiale “vivo” che può trasportare al suo interno insetti e uova, ma anche sviluppare pericolose muffe, pronte ad affiorare in superficie in stagioni particolarmente favorevoli come primavera ed estate.
Perché essiccare i pallet è importante?
Dobbiamo tenere presente che, oltre alle condizioni di trasporto non sempre ideali, molte merci restano stoccate per periodi medio-lunghi in container e magazzini che non favoriscono il corretto ricircolo dell’aria. Questo fattore unito agli sbalzi di temperatura e a un’umidità troppo elevata può portare all’affioramento di muffe sulla superficie di legno del bancale.
Per ovviare al problema è possibile sottoporre i pallet a un trattamento preventivo antimuffa: l’essiccazione del legno, particolarmente importante per le aziende che devono trasportare merci più delicate come farmaci o generi alimentari e che hanno la necessità di evitare contaminazioni, mantenendo asciutto il materiale che viene a trovarsi a contatto diretto con il legno.
Rispetto al normale trattamento fitosanitario HT, l’essiccazione è un procedimento che richiede tempi più lunghi di permanenza in essiccatoio (si va dai 3 ai 5 giorni) per dare tempo all’aria calda di “asciugare” il legno e di portare la sua umidità sotto la soglia del 20%.
Al termine del trattamento antimuffa, i pallet mantengono inalterate solidità e stabilità e sono pronti ad affrontare anche viaggi impegnativi. Naturalmente è essenziale che vengano rispettate alcune condizioni minime per quanto riguarda umidità, ventilazione e luminosità al momento dello stoccaggio, così da evitare che il legno sia nuovamente esposto a quelle condizioni favorevoli per lo sviluppo delle spore di muffe e funghi.
Che differenza c’è tra trattamento HT e trattamento antimuffa dei pallet?
Molti pensano che il trattamento HT e quello antimuffa siano equivalenti, ma, in realtà, si tratta di soluzioni distinte per far fronte a diverse necessità.
Se è vero che il trattamento termico HT ISPM 15 prevede di riscaldare il legno fino a raggiungere i 56°C nella sua parte più interna, ciò avviene esclusivamente per eliminare uova e larve di insetti che potrebbero trovare condizioni ideali per la riproduzione e diffondersi dai bancali agli ecosistemi delle zone di transito o di stoccaggio delle merci, con gravissimi danni per il legno di boschi e foreste locali. La fase di riscaldamento del legno durante il trattamento, però, dura troppo poco per portare l’umidità al di sotto della soglia critica del 20% ed evitare futuri affioramenti di muffe.
Sottoporre i bancali in legno allo specifico trattamento antimuffa, invece, significa contare su un’essiccazione completa grazie a un forno dedicato e all’utilizzo di temperature più elevate per periodi di tempo maggiori. Ovviamente, questo è solo il primo passo, perché il legno dovrà sempre essere mantenuto asciutto, tenendo i pallet al riparo dalla pioggia per non vanificare il successo del trattamento.
Gli esperti Framar consigliano di ridurre il più possibile la permanenza delle merci all’interno di container o rimorchi coperti con teloni dove l’effetto combinato di calore elevato e umidità favoriscono la crescita rapida e incontrollata di muffe. Inoltre, meglio tenere i bancali sollevati per evitare il contatto con il terreno o il pavimento della zona di stoccaggio, soprattutto se sono presenti ristagni di acqua.
Con la sua esperienza trentennale, la nostra azienda fornisce ai clienti non solo diverse tipologie di pallet dal punto di vista delle dimensioni, ma anche bancali essiccati con trattamento antimuffa su misura per ogni esigenza con consegne rapide in tutta la Lombardia. Per informazioni contattate la sede Framar di Cormano (Milano) allo 02 6151320.
